RomArcobaleno

Guida a Monumenti e Luoghi d’interesse della comunità LGBT

Ci sono alcuni luoghi segreti di Roma che meritano di essere valorizzati. Tra questi monumenti, targhe e luoghi di interesse della comunità LGBT (lesbica, gay, bisex e trans) spesso dimenticati oppure davanti ai quali passiamo senza renderci conto. Questo articolo vuole essere una raccolta, in costante aggiornamento, utile al “romano de roma” o a chi anche semplicemente per un breve o lungo soggiorno, vuole saperne di più. Qui la mappa per orientarsi nei luoghi descritti, spesso di difficile rintracciabilità tramite numeri civici.

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Testaccio – la culla del movimento gay

Partiamo dallo storico quartiere di Testaccio, che nel corso degli anni ha accolto – e ancora accoglie – la storia della comunità LGBT, dove vedono le origini serate storiche come Muccassassina o Gay Village.

In via Galvani, 29 troviamo la targa dedicata a Luciano Massimo Consoli, storico fondatore del movimento gay. Da molti definito il padre delle battaglie della comunità LGBT, alzando al cielo lo sguardo, notiamo che sulla casa natale dello storico attivista è stata apposta una targa nel 2010, a tre anni dalla scomparsa di Consoli, che recita: “Giornalista e Scrittore. Fondatore del Movimento di Liberazione Omosessuale Italiano e dell’Archivio LGBT”. Si tratta di una delle due targhe a Roma che parlano esplicitamente di omosessualità, insieme a quella, che vedremo più avanti, dedicata a Paolo Seganti al Parco delle Valli.

A proposito di Archivio LGBT, possiamo spostarci a qualche decina di metri di distanza, in via Zabaglia, 14, dove è collocata una parte dell’Archivio di Massimo Consoli, precisamente presso la sede del Gay Center. E’ possibile visitare l’Archivio per motivi di ricerca, così come l’altra parte dell’Archivio – diviso in due – conservato presso la sede dell’Archivio Centrale dello Stato, in Piazzale degli Archivi, 27. L’Archivio è l’unico archivio LGBT in Italia riconosciuto, sin dal 1997, come bene culturale. Un patrimonio prezioso e unico.

Di più recente realizzazione il #rainbowall in via Galvani, 51F. Basta spostarsi di pochissimo per incontrare questa opera di street art moderna, al cui lato è prevista la realizzazione del Giardino Harvey Milk.

In via Zabaglia, 14 – presso la sede del Gay Center, il 24 aprile 2021 è stata inaugurata la targa commemorativa a Daniele Stoppello, storico attivista e avvocato di Arcigay, scomparso nel 2017.

Sempre camminando nel quartiere, percorrendo via di Monte Testaccio è possibile rinvenire gli edifici che ospitarono l’antica sede di Ompo, una delle primissime associazioni gay a Roma, sempre fondata da Consoli, che nel 1976 si colloco presso l’attuale edificio dell’ALIBI, storica e prima discoteca gay di Roma, al civico 45. Nel 1978 si spostò invece nella palazzina occupata di Via del Campo Boario, 22. Dobbiamo invece attendere il 1992 per la Gay House di Ompo in via Ghiberti, 8B. 

Di speciale importanza è poi il Cimitero Acattolico, in Via Caio Cestio, 6, che ospita le tombe di John Addington Symonds; Hendrick Cristian Andersen e Dario Bellezza, personaggi omosessuali storici, e che attende ancora la volontà di Massimo Consoli di essere sepolto in tale luogo, come lasciato detto prima di morire.

D’importanza storica fondamentale è invece l’ubicazione della prima associazione gay d’Italia, denominata ROMA-1. La sede fu ubicata nel 1968 in via Ettore Rolli, 47, a pochi passi da Testaccio sempre da Massimo Consoli, che nel 1966 aveva fondato l’associazione stessa.

Metro Piramide – Tutti Potenziali Bersagli

A pochi passi dal quartiere di Testaccio, in Piazzale Ostiense, in pochi sanno che è presente un riferimento allo sterminio degli omosessuali del nazifascismo in un monumento spesso dimenticato. Si tratta di Tutti Potenziali Bersagli, dove una delle figure rappresentate porta sul retro un triangolo rosa, simbolo con cui venivano identificati omosessuali e transessuali nei campi di concentramento.

Gay Street e Rione Monti

Nel 2007 viene ufficialmente inaugurata la Gay Street in Via San Giovanni in Laterano. Luogo simbolo della movida LGBT e della comunità LGBT a Roma, affaccia direttamente sul Colosseo, facendone la Gay Street più bella del mondo, in grado di stupire turisti e non. In pochi sanno però che un tentativo di sviluppo della Gay Street fu a poca distanza da questa, in Via Pietro Verri, che per qualche tempo cercò di raccogliere gli interessi della vita gay notturna romana. Vale la pena citare anche l’ex Hangar in Via In Selci, 63.  L’Hangar fu il primo locale gay della capitale, aperto del 1984, oggi purtroppo chiuso.

Tufello: Parco delle Valli – Largo Paolo Seganti & Murales Gay Help Line

Nel 2005 un terribile omicidio a sfondo omofobico vide vittima Paolo Seganti, giovane omosessuale romano. La brutalità dell’evento svegliò l’opinione pubblica, portando alla cronaca nazionale il caso. A Seganti, e a tutte le vittime di omofobia, è dedicata una targa nel Parco delle Valli, luogo del delitto. All’omicidio di Seganti, inoltre, si fa risalire la nascita della Gay Help Line, numero verde nazionale contro l’omotransfobia.

A poca distanza, il 1 marzo 2021, è stato inaugurato il Murale Gay Help Line che rappresenta il primo murale ufficiale in Italia con un bacio di persone dello stesso sesso. Il Murale, che si posizione sulla Metro Jonio, segue al suicidio di “Andrea”, un giovane quattordicenne del liceo Nomentano, avvenuto nel 2013.

Nei pressi è inoltre presente, in Piazza Monte Baldo, 8,  la panchina arcobaleno con il numero della Gay Help Line 800 713 713.

Presso la metro Lepanto, precisamente in via Lepanto 5, è presente una panchina arcobaleno inaugurata nel 2021.

Presso la metro Cinecittà è poi presente, all’interno del Giardino del Municipio, il monumento Svelatamente, che anch’esso ricorda le vittime del nazifascismo, attraverso la rappresentazione dei triangoli, tra cui quello rosa. Sempre presso Piazza di Cinecittà sono presenti le panchine con i colori della bandiera transgender. Il 7 settembre 2021 è stato qui intitolato un giardino a Marcella Di Folco, storica attivista Trans.

Garbatella invece il Parco Cavallo Pazzo si presenta con tante panchine arcobaleno, mentre otto panchine arcobaleno sono presenti a Piazza Gimma nel Municipio II di Roma. Nei pressi della Basilica di San Paolo è invece presente, sulla parete esterna dell’ITIS Armellini in via Tessalonica, il murales green Outside In dedicato a La Karl Dù Pigné. A pochi passi, in Largo Beato Placido Riccardi, è presente una panchina arcobaleno inaugurata nel 2023. Presso la sede del Municipio VIII, in via Benedetto Croce 50, dinnanzi la biblioteca sono presenti le strisce pedonali arcobaleno.

Presso la metro Pigneto, in via del Pigneto, 104, è presente una panchina arcobaleno.

All’Eur è presente la prima targa dedicata a tutte le vittime di transfobia, inaugurata nel 2022 in occasione del TDoR- Trangender Day Of Remembrance. E’ posta a memoria di Laura Ursaru, giovane donna trans uccisa nel Parco del Turismo nel 2017, ed apposta sopra una panchina con i colori della bandiera trans.

Presso il Rione Ludovisi in Corso d’Italia, 25 la CGIL – Confederazione Generale Italiana del Lavoro ha voluto inaugurare una panchina arcobaleno dinnanzi la propria sede nel giugno 2023.

Presso il Municipio XIV, nei pressi della Biblioteca Casa del Parco in via Pineta Sacchetti, 78, nel 2023 è stata installata una panchina arcobaleno.

A Centocelle, sulla sede del Municipio V di via Torre Annunziata 1, è presente il murale Ricordatemi come vi pare raffigurante Michela Murgia con la bandiera arcobaleno, realizzato da Laika con Arcigay Roma.

Da non dimenticare, infine, i tre monumenti a Pier Paolo Pasolini, presenti ad Ostia. Ostia celebra la memoria di Pier Paolo Pasolini con ben tre monumenti a lui dedicati: la stele di Mario Rosati, inaugurata nel 2005, in via dell’Idroscalo proprio nel luogo dell’assassinio dello scrittore, il monolite di Pietro Consagra collocato nel 1993 in piazza Anco Marzio per il diciottesimo anniversario della scomparsa di Pasolini, dove inoltre si fermò per un ricordo commemorativo il Pride di Ostia del 2018, e la statua di Gaetano Gizzi in piazza Lorenzo Gasparri.

 

a cura di Francesco Angeli