ENNESIMO EPISODIO DI OMOFOBIA PRESSO LA NOSTRA SEDE DA PARTE DELL’ESTREMA DESTRA
Da anni siamo bersagliati da affissioni e atti indimidatori con matrice omofoba di estrema destra.
Abbiamo ritrovato, per l’ennesima volta, dei manifesti che parlano di una fantomatica imposizione LGBT, arrivando addirittura a parlare di “eterofobia”
Purtroppo dobbiamo far rilevare che, secondo i dati riportati da ILGA Europe, l’Italia continua ad essere uno dei paesi che meno tutela le persone LGBT+ in Europa, superata addirittura dall’Ungheria di Orban. Come si può parlare addirittura di “eterofobia” in un paese che manca di una legge contro l’omotransfobia? O dove ancora oggi, nel 2023, non è riconosciuto nemmeno il diritto al matrimonio egualitario?
Di seguito riportiamo alcuni dei principali atti vandalici a cui la nostra sede è stata soggetta negli ultimi anni:
— nel febbraio del 2015 azione frontale appone dei manifesti sulla sede
— nel gennaio 2016 azione frontale appone uno striscione sulla sede e rivendica sui social
— nel maggio del 2016 forza nuova ha fatto irruzione, cosa testimoniata da un video stesso di forza nuova, minacciando Fabrizio Marrazzo – responsabile Gay Help Line
— nel maggio 2016 alcuni volontari sono stati soggetti al lancio di una pietra dal balcone presso piazza testaccio, cosa testimoniata e su cui ancora indagano le forze dell’ordine
— nel marzo del 2017 azione frontale appone dei manifesti sulla sede e rivendica sui social
— sempre nel marzo 2017 viene ritrovato un contenitore di cherosene presso uno gli ingressi della sede
— nel settembre del 2017 forza nuova appone dei manifesti sulla sede e rivendica sui social
— nel settembre del 2018 azione frontale appone dei manifesti sulla sede e rivendica sui social
— a gennaio 2018 subiamo un furto, documentato da telecamere video, ora in mano alla polizia
— nel luglio 2020 azione frontale appone dei manifesti sulla sede e rivendica sui social
— nel maggio 2021 anche il Circolo Mario Mieli subisce un attacchinaggio omofobi
— a questi episodi si aggiunge la rottura di una ringhiera (documentata da video) e altri episodi di micro vandalismo omofobi che non abbiamo voluto pubblicizzare, per evitare ulteriore emulazione